3 luglio
Ferie estive 2022 in moto: giro del nord-est con rientro verso ovest in sei tappe (che purtroppo diventeranno quattro per i motivi che spiegherò in seguito).
È il primo tour di più giorni con la nostra Goldwing. Il percorso prevede un rapido trasferimento in autostrada fino a Trento, per sostare presso due nostri amici ex milanesi, trasferiti da poco in Valsugana; il tratto successivo sarà fino ad Agordo, meta del primo giorno.
Partenza
di prima mattina e, all'atto del caricamento degli ultimi bagagli
davanti al box, si rompe la chiave della moto. Nella sfortuna, la buona
sorte ci aiuta comunque, dandoci la possibilità di poter risalire in
casa per reperire le chiavi di scorta.
Quindi partiamo con il sole già sorto imboccando in breve la veloce e deserta Brebemi.
A Brescia ci immettiamo sulla A4 fino a Peschiera dove tagliamo attraverso la veloce bretella di Affi. Da lì nuovamente in autostrada sulla A22 del Brennero con breve pausa per colazione all'area di servizio Adige Est,
per uscire definitivamente a Trento Nord e dirigerci verso la Valsugana.
Prima di passare da Roncegno, luogo dell'appuntamento con i nostri amici, a prendiamo la deviazione per l'altopiano di Piné
e costeggiando nell'ordine il lago di Serraia ed il lago delle Piane,
La discesa termina a Pergine Valsugana da dove entriamo sulla veloce statale, passando attraverso i laghi di Caldonazzo e di Levico; una decina di chilometri e usciamo per Roncegno che raggiungiamo dopo pochi minuti.
Terminato il pranzo (semplice ma squisito), dopo aver salutato la compagnia, riscendiamo la ripida erta e proseguiamo verso Torcegno,
scendiamo a Castelnuovo per risalire poco dopo per Strigno e, dopo il passo Forcella,
Castello Tesino. Il caldo è davvero notevole; si viaggia a temperature ben superiori ai 30 gradi centigradi.
Sappiamo in anticipo che purtroppo la salita al passo Brocon è chiusa per lavori e ciò ci costringerà ad allungare la strada verso Roa e Pian del Vescovo.
Ci inseriamo sulla Strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle in direzione nord, proseguendo fino a Fiera di Primiero:
qui si svolta a destra verso Tonadico per scollinare sul Passo Cereda, già percorso tempo addietro.
Ormai la meta non è lontana; subito dopo Gosaldo superiamo la Forcella Franche
ed in breve arriviamo ad Agordo, dove ci fermeremo per la notte.
Raggiunto il B&B, prenotato da tempo, ci sistemiamo e poco dopo usciamo per la cena e per una breve passeggiata in centro.
- Tragitto: Km. 398
- Valichi: Passo Redebus (TN) mt. 1.455 GPS
Passo Forcella (TN) mt. 910 GPS
Passo Cereda (TN) mt. 1.369 GPS
Forcella Franche (BL) mt. 990 GPS
- Pranzo: Ristorante alle Pozze -Loc. Pozze – Roncegno Terme (TN) GPS
- Cena: Ristorante Pizzeria Agordina – Agordo (BL) GPS
- Pernottamento: B&B Sól Fiorì – Agordo (BL) GPS
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4 luglio
Dopo una nottata piovosa, ci svegliamo alla mattina con un sole splendente, ma anche con una costipazione, che mi accompagnerà per il resto del viaggio: probabilmente qualche colpo d'aria dovuto allo sbalzo termico, mi ha regalato raffreddore e mal di gola.
Dopo la ricca colazione al B&B, salutiamo la gentile padrona di casa e imbocchiamo immediatamente verso il passo Duran, primo valico della giornata;
purtroppo dopo qualche chilometro alcuni cartelli ci avvisano della chiusura della strada verso il valico e dopo aver avuto conferma da un passante, siamo costretti, nostro malgrado, a rientrare ad Agordo per scendere, attraverso la Strada Regionale 203 Agordina fino a Belluno.
L'orario di mezza mattina non agevola l'attraversamento del capoluogo
ma una volta terminato il centro abitato, il traffico si fa più scorrevole. Risaliamo la valle costeggiando il Piave, oltrepassando la tristemente nota Longarone,
ed all'altezza di Tai di Cadore, imbocchiamo il bivio verso destra della statale 51 bis Alemagna con destinazione la zona del Comelico.
A Lozzo di Cadore, usciamo dalla statale e deviamo sulla strada del passo della Mauria:
La discesa ci conduce ad Ampezzo, quindi a Tolmezzo, sulla piana del Tagliamento per l'ingresso in autostrada.
Riprendiamo la marcia, decisamente contrariati per l'accaduto fino all'uscita di Palmanova. Una veloce sosta per immortalare la caratteristica piazza esagonale
La tratta è stata abbastanza breve su richiesta di Flavia che desiderava visitare la basilica e le rovine romane.
Ceniamo nell'albergo dove pernotteremo (menu a base di pesce, tutto squisito) quindi, dopo un'ultima breve passeggiata per scattare qualche foto al tramonto del vicino foro romano, ci ritiriamo nella nostra stanza.
Purtroppo il mio problema muscolo-articolare alla spalla sinistra che mi porto appresso da qualche anno non si è risolto, pur cambiando mezzo e postura sulla moto.
Qui decidiamo di annullare l'ultima tappa in Svizzera, dando disdetta (fortunatamente gratuita) all'hotel.
- Tragitto: Km. 230
- Valichi: Passo della Mauria (BL) mt. 1.298 GPS
- Pranzo: Area di servizio Ledra Ovest – Colloredo di Monte Albano (UD) GPS
- Cena: Albergo Trattoria alla Basilica – Aquileia (UD) GPS
- Pernottamento: Albergo Trattoria alla Basilica – Aquileia (UD) GPS
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5 luglio
Un'altra nottata piovosa. Fortunatamente alla mattina il sole splende nuovamente.
Nella giornata odierna, sconfineremo in Slovenia per rientrare nuovamente in Italia dal passo Predil.
Fatta colazione e ricaricato i bagagli in moto, si parte già con temperature moderatamente alte.
Ci dirigiamo verso la non lontana Redipuglia per immortalare il grandioso sacrario e la stazione ferroviaria in stile razionalista
per dirigerci verso nord in direzione di Cividale del Friuli.
Si
prosegue sulla SS54 del Friuli fino al al confine di stato con la
Slovenia, nei pressi di Stupizza (frazione del comune di Pulfero), dove
sostiamo brevemente per sgranchirci le gambe e per scattare qualche foto
del confine.
Terminata la visita, in rispettoso silenzio, inforchiamo nuovamente la moto, per sostare poco sotto presso il Ponte di Napoleone, che unisce le strette sponde dell'Isonzo.
Ripartiamo in direzione nord verso Plezzo (Bovec) che costeggiamo tra l'aeroporto ed il centro abitato.
Salendo ulteriormente raggiungiamo il piccolo centro di Bretto (Log pod Mangartom); qui sostiamo per un breve riposo e per dissetarci presso un locale sulla strada.
Terminata la breve sosta, ripartiamo e dopo pochi chilometri arriviamo al bivio tra le strade del passo Mangart e quella del passo Predil: ci indirizziamo sulla sinistra verso il Passo Predil, incrociamo il Fort Predel con il monumento ai caduti difensori del forte,
dove pranziamo in un ristorante pizzeria con nuova giovane gestione, subentrata alla vecchia proprietà da solo un mese. Un paio di pizze e terminato il pranzo nuovamente in sella per completare il tour di giornata.
La veloce SS13 Pontebbana ci conduce nella zona di Tolmezzo, percorsa in senso opposto il giorno deviando verso nord sulla SS52 bis Carnica.
Qui il gran sole con conseguente caldo torrido lascia spazio a qualche nuvola scura, concedendoci temperature più gradevoli.
Entrati in Valcalda le nuvole però si fanno più minacciose: passiamo davanti alla funivia per il monte Zoncolan e nell'ultimo tratto prima dell'arrivo, in alta Val Degano, all'altezza di Forni Avoltri, comincia a cadere qualche sporadica goccia di pioggia: mancando meno di una decina di chilometri, optiamo per proseguire senza indossare le tute anti-acqua, confidando nella buona sorte che però questa volta non ci asseconda; un muro d'acqua ci accompagnerà fino all'arrivo in albergo.
Superiamo la cima Sappada, quasi senza accorgerci a causa del diluvio, e dopo due chilometri possiamo finalmente fermarci davanti all'hotel.
Il tempo nel frattempo si è rasserenato il che ci permette di fare una passeggiata nell'incantevole vecchio borgo di Sappada.
- Tragitto: Km. 230
- Valichi: Valico di Stupizza/Pulfero (UD-Slovenia) GPS
Passo del Predil (Slovenia-UD) mt. 1.156 GPS
Sella Nevea (UD) mt. 1.195 GPS
Cima Sappada (UD) mt. 1.292 GPS
- Pranzo: Ristorante Pizzeria Da quei tre - Chiusaforte (UD) GPS
- Cena: Hotel Siera Hof - Sappada (UD) GPS
- Pernottamento: Hotel Siera Hof - Sappada (UD) GPS
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6 luglio
È il giorno del rientro!
Dopo una buona colazione, carichiamo i bagagli, salutiamo i cortesissimi proprietari dell'albergo e rientriamo per la via più breve e veloce.
Ripercorreremo in senso inverso la valle del Piave sulla SS51 di Alemagna fino a Ponte nelle Alpi
e da li, imboccata l'autostrada, l'abbandoneremo alle porte di Milano, il tutto con frequenti soste per far riposare la mia spalla sinistra dolente e il pranzo in un'area di servizio.
- luoghi interessanti visitati
- pernottamenti e ristoranti di buona qualità
- la moto, al primo banco di prova dopo l'acquisto su lunghi viaggi, assolutamente promossa
- caldo torrido per la maggior parte del viaggio.
- sullo stato di forma del pilota... stendiamo un velo pietoso.
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