Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. - Lao Tzu ...se poi è un passo alpino, meglio! - Pao

mercoledì 6 luglio 2022

3-6 luglio 2022 - Vacanze nel nord-est - Km. totali 1.252

3 luglio 

Ferie estive 2022 in moto: giro del nord-est con rientro verso ovest in sei tappe (che purtroppo diventeranno quattro per i motivi che spiegherò in seguito).
È  il primo tour di più giorni con la nostra Goldwing.  Il percorso prevede un rapido trasferimento in autostrada fino a Trento, per sostare presso due nostri amici ex milanesi, trasferiti da poco in Valsugana; il tratto successivo sarà fino ad Agordo, meta del primo giorno.
Partenza di prima mattina e, all'atto del caricamento degli ultimi bagagli davanti al box, si rompe la chiave della moto. Nella sfortuna, la buona sorte ci aiuta comunque, dandoci la possibilità di poter risalire in casa per reperire le chiavi di scorta.


Quindi partiamo con il sole già sorto imboccando in breve la veloce e deserta Brebemi.
A Brescia ci immettiamo sulla A4 fino a Peschiera dove tagliamo attraverso la veloce bretella di Affi. Da lì nuovamente in autostrada sulla A22 del Brennero con breve pausa per colazione all'area di servizio Adige Est, 

per uscire definitivamente a Trento Nord e dirigerci verso la Valsugana.
Prima di passare da Roncegno, luogo dell'appuntamento con i nostri amici, a prendiamo la deviazione per l'altopiano di Piné 

e costeggiando nell'ordine il lago di Serraia ed il lago delle Piane,





rientriamo  successivamente dalla valle dei Mocheni, valicando il passo Redebus.

La discesa termina a Pergine Valsugana da dove entriamo sulla veloce statale, passando attraverso i laghi di Caldonazzo e di Levico; una decina di chilometri e usciamo per Roncegno che raggiungiamo dopo pochi minuti.


Incontriamo Marina e Paolo ed attorno all'ora di pranzo ci trasferiamo in altura per pranzare in un ristorante tipico; 10 chilometri di strada stretta e tortuosa che valevano però la pena di percorrere per la bellezza del posto.


Terminato il pranzo (semplice ma squisito), dopo aver salutato la compagnia, riscendiamo la ripida erta e proseguiamo verso Torcegno, 


scendiamo a Castelnuovo per risalire poco dopo per Strigno e, dopo il passo Forcella, 

Castello Tesino. Il caldo è davvero notevole; si viaggia a temperature ben superiori ai 30 gradi centigradi.
Sappiamo in anticipo che purtroppo la salita al passo Brocon è chiusa per lavori e ciò ci costringerà ad allungare la strada verso Roa e Pian del Vescovo.


Ci inseriamo sulla Strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle in direzione nord, proseguendo fino a Fiera di Primiero: 


qui si svolta a destra verso Tonadico per scollinare sul Passo Cereda, già percorso tempo addietro.


Ormai la meta non è lontana; subito dopo Gosaldo superiamo la Forcella Franche


 

ed in breve arriviamo ad Agordo, dove ci fermeremo per la notte.
Raggiunto il B&B, prenotato da tempo, ci sistemiamo e poco dopo usciamo per la cena e per una breve passeggiata in centro.





Il giorno successivo, tappa più leggera per raggiungere la parte bassa del Friuli.

Google Maps

- Tragitto: Km. 386
- Valichi: Passo Redebus (TN)         mt. 1.455   GPS            
                Passo Forcella (TN)           mt.    910    GPS
                Passo Cereda (TN)            mt. 1.369    GPS
                Forcella Franche (BL)       mt.    990    GPS    
- Pranzo: Ristorante alle Pozze -Loc. Pozze – Roncegno Terme (TN)   GPS
- Cena: Ristorante Pizzeria Agordina – Agordo (BL)   GPS
- Pernottamento: B&B Sól Fiorì – Agordo (BL)    GPS

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4 luglio

Dopo una nottata piovosa, ci svegliamo alla mattina con un sole splendente, ma anche con una  costipazione, che mi accompagnerà per il resto del viaggio: probabilmente qualche colpo d'aria dovuto allo sbalzo termico, mi ha regalato raffreddore e mal di gola.


Dopo la ricca colazione al B&B, salutiamo la gentile padrona di casa e imbocchiamo immediatamente verso il passo Duran, primo valico della giornata; 

purtroppo dopo qualche chilometro alcuni cartelli ci avvisano della chiusura della strada verso il valico e dopo aver avuto conferma da un passante, siamo costretti, nostro malgrado, a rientrare ad Agordo per scendere, attraverso la Strada Regionale 203 Agordina fino a Belluno.



L'orario di mezza mattina non agevola l'attraversamento del capoluogo

ma una volta terminato il centro abitato, il traffico si fa più scorrevole. Risaliamo la valle costeggiando il Piave, oltrepassando la tristemente nota Longarone,


ed all'altezza di Tai di Cadore, imbocchiamo il bivio verso destra della statale 51 bis Alemagna con destinazione la zona del Comelico.


A Lozzo di Cadore, usciamo dalla statale e deviamo sulla strada del passo della Mauria: 

 


poco oltre il passo, al confine con il Friuli, di fianco alla strada,le sorgenti del fiume Tagliamento.

La discesa ci conduce ad Ampezzo, quindi a Tolmezzo, sulla piana del Tagliamento per l'ingresso in autostrada.



Ci fermiamo per un breve pranzo all'area di servizio Ledra Ovest  ed all'uscita troviamo l'amara sorpresa del furto di una delle nostre antenne... davvero piccole e povere persone!😡


Riprendiamo la marcia, decisamente contrariati per l'accaduto fino all'uscita di Palmanova. Una veloce sosta per immortalare la caratteristica piazza esagonale 





e poi nuovamente in sella per l'ultima manciata di chilometri che ci mancano per giungere ad Aquileia, fine tappa di giornata.
La tratta è stata abbastanza breve su richiesta di Flavia che desiderava visitare la basilica e le rovine romane.
Qui è ritratta la vecchia stazione ferroviaria, ormai monumentata in occasione del Centenario del Milite Ignoto,


la Basilica di santa Maria Assunta con i mosaici ed il battistero,
 

 







ed il porto fluviale romano.
 



La mia costipazione poi ci ha costretti ad una lunga camminata sotto il sole fino all'unica farmacia della cittadina.
Ceniamo nell'albergo dove pernotteremo (menu a base di pesce, tutto squisito) quindi, dopo un'ultima breve passeggiata per scattare qualche foto al tramonto del vicino foro romano, ci ritiriamo nella nostra stanza.



Purtroppo il mio problema muscolo-articolare alla spalla sinistra che mi porto appresso da qualche anno non si è risolto, pur cambiando mezzo e postura sulla moto.
Qui decidiamo di annullare l'ultima tappa in Svizzera, dando disdetta (fortunatamente gratuita) all'hotel.

 Google Maps

- Tragitto: Km. 230
- Valichi: Passo della Mauria (BL)         mt. 1.298   GPS           
- Pranzo: Area di servizio Ledra Ovest – Colloredo di Monte Albano (UD)   GPS
- Cena: Albergo Trattoria alla Basilica – Aquileia (UD)   GPS
- Pernottamento: Albergo Trattoria alla Basilica – Aquileia (UD)   GPS

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5 luglio

Un'altra nottata piovosa. Fortunatamente alla mattina il sole splende nuovamente.

Nella giornata odierna, sconfineremo in Slovenia per rientrare nuovamente in Italia dal passo Predil.
Fatta colazione e ricaricato i bagagli in moto, si parte già con temperature moderatamente alte.


Ci dirigiamo verso la non lontana Redipuglia per immortalare il grandioso sacrario e la stazione ferroviaria in stile razionalista
 

per dirigerci verso nord in direzione di Cividale del Friuli.


Si prosegue sulla SS54 del Friuli fino al al confine di stato con la Slovenia, nei pressi di Stupizza (frazione del comune di Pulfero), dove sostiamo brevemente per sgranchirci le gambe e per scattare qualche foto del confine.




Avanzando in territorio sloveno, la vallata si apre ed in breve raggiungiamo Caporetto (Kobarid): saliamo immediatamente la ripida salita che dopo un centinaio di metri ci conduce al sacrario militare di Sant'Antonio: la posizione elevata permette un'ottima vista sulla città e sulla valle dell'Isonzo.





Terminata la visita, in rispettoso silenzio, inforchiamo nuovamente la moto, per sostare poco sotto presso il Ponte di Napoleone, che unisce le strette sponde dell'Isonzo.



Ripartiamo in direzione nord verso Plezzo (Bovec) che costeggiamo tra l'aeroporto ed il centro abitato.

 


Salendo ulteriormente raggiungiamo il piccolo centro di Bretto (Log pod Mangartom); qui sostiamo per un breve riposo e per dissetarci presso un locale sulla strada.


Terminata la breve sosta, ripartiamo e dopo pochi chilometri arriviamo al bivio tra le strade del passo Mangart e quella del passo Predil: ci indirizziamo sulla sinistra verso il Passo Predil, incrociamo il Fort Predel con il
monumento ai caduti difensori del forte,


e dopo pochi minuti giungiamo al valico dove sostiamo nuovamente per scattare qualche foto,





quindi la breve discesa fino al lago omonimo, inframmezzata da qualche galleria.



Al bivio con la SS54 per Tarvisio, imbocchiamo a sinistra la SP76 che attraversa la Val Raccolana, superiamo la Sella Nevea, e un paio di tornanti in galleria,






fermandoci nuovamente, prima di sbucare a Chiusaforte in val di Fella, presso la chiesetta di San Floriano, isolata nel bosco.



E' ora di pranzo, pertanto entriamo nel piccolo centro abitato di Chiusaforte


dove pranziamo in un ristorante pizzeria con nuova giovane gestione, subentrata alla vecchia proprietà da solo un mese. Un paio di pizze e terminato il pranzo nuovamente in sella per completare il tour di giornata.

La veloce SS13 Pontebbana ci conduce nella zona di Tolmezzo, percorsa in senso opposto il giorno deviando verso nord sulla SS52 bis Carnica.



Qui il gran sole con conseguente caldo torrido lascia spazio a qualche nuvola scura, concedendoci temperature più gradevoli.
Entrati in Valcalda le nuvole però si fanno più minacciose: passiamo davanti alla funivia per il monte Zoncolan e nell'ultimo tratto prima dell'arrivo, in alta Val Degano, all'altezza di Forni Avoltri, comincia a cadere qualche sporadica goccia di pioggia: mancando meno di una decina di chilometri, optiamo per proseguire senza indossare le tute anti-acqua, confidando nella buona sorte che però questa volta non ci asseconda; un muro d'acqua ci accompagnerà fino all'arrivo in albergo.
Superiamo la cima Sappada, quasi senza accorgerci a causa del diluvio, e dopo due chilometri possiamo finalmente fermarci davanti all'hotel.



Foto dal web

Arrivati in albergo completamente inzuppati, la gentilissima titolare ci offre di portare le nostre giacche nel locale caldaie per farle asciugare velocemente.


Il tempo nel frattempo si è rasserenato il che ci permette di fare una passeggiata nell'incantevole vecchio borgo di Sappada.







Cenando in albergo, viste le mie condizioni non perfette di salute (raffreddore e tosse) non certo migliorata dopo l'acquazzone, ed i miei dolori alla spalla sinistra, decidiamo a malincuore di fare ritorno a casa il giorno successivo, saltando anche la lunga tappa prevista in Austria.

Google Maps

- Tragitto: Km. 224
- Valichi: Valico di
Stupizza/Pulfero
(UD-Slo)              GPS      

                Passo del Predil (Slo-UD)         mt.  1.156    GPS
                Sella Nevea (UD)                       mt.  1.195    GPS
                Cima Sappada (UD)                  mt.  1.292   
GPS
- Pranzo: Ristorante Pizzeria Da quei tre - Chiusaforte (UD)   GPS
- Cena:
Hotel Siera Hof - Sappada (UD)   GPS
- Pernottamento:
Hotel Siera Hof - Sappada (UD)   GPS

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6 luglio

È il giorno del rientro!
Dopo una buona colazione, carichiamo i bagagli, salutiamo i cortesissimi proprietari dell'albergo e rientriamo per la via più breve e veloce.


Ripercorreremo in senso inverso la valle del Piave sulla SS51 di Alemagna fino a Ponte nelle Alpi




 

e da li, imboccata l'autostrada, l'abbandoneremo alle porte di Milano, il tutto con frequenti soste per far riposare la mia spalla sinistra dolente e il pranzo in un'area di servizio.


Google Maps

- Tragitto: Km. 412
- Pranzo: Area di servizio Arino ovest - Dolo (VE)   GPS

 
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In conclusione:
- luoghi interessanti visitati
- pernottamenti e ristoranti di buona qualità
- la moto, al primo banco di prova dopo l'acquisto su lunghi viaggi, assolutamente promossa
- caldo torrido per la maggior parte del viaggio.
- sullo stato di forma del pilota... stendiamo un velo pietoso. Contavo in una mia miglior condizione fisica, avendo a disposizione un mezzo molto più confortevole, ma ho capito che il mio problema fisico (spalla e zona muscolare attorno), al momento  non può sostenere ritmi di viaggio troppo alti. Confido in tempi migliori.

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