Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. - Lao Tzu ...se poi è un passo alpino, meglio! - Pao

domenica 13 agosto 2023

13 agosto 2023 - "Quattro passi" nella Confederazione Elvetica - Km. 461

Domenica pre-ferragostiana: contrariamente alle  abitudini nell'evitare questo giorno (domenica) per i nostri tragitti motociclistici (salvo per raduni o eventi), incoraggiati dalle buone previsioni meteo, e speranzosi in un traffico accettabile, ripercorriamo parte del percorso della nostra vacanza di luglio, poi abortita dopo il primo giorno, rivisitando alcune zone già percorse in passato ma in condizioni meteo avverse.
Si parte come sempre di prima mattina, imboccando la Tangenziale Est percorrendola per intero in direzione nord fino all'intersecazione con la Strada statale 342 dir Briantea nei pressi di Usmate.




Da li si viaggia in provinciale fino a Lecco dove imbocchiamo la nuova SS36 del Lago di Como e dello Spluga che lambisce con una serie di gallerie, il ramo orientale del Lario.



Arrivati a Colico, abbandoniamo la SS36 per la SS38 del Passo dello Stelvio per entrare in Valtellina, strada normalmente trafficata e abbastanza noiosa.





A Villa di Tirano, dopo il pieno di carburante, facciamo sosta presso un bar pasticceria per la colazione di mezza mattina con caffè ed un ottimo croissant artigianale.




Arrivati in breve a Tirano deviamo verso la vicinissima frontiera di Campocologno, tratta leggermente trafficata a causa del precedente transito, in sede promiscua, del convoglio della Ferrovia Retica per St. Moritz.





Entrati in Svizzera, piano piano il traffico si snellisce e comincia la salita in Val Poschiavo che ci porterà ai 2.330 metri del passo del Bernina; sempre suggestivo il viadotto ferroviario elicoidale di Brusio.

                                                                                                        Fonte: dal web

Attraversando piccoli centri e costeggiando il lago di Poschiavo, arriviamo nella cittadina omonima, ultimo centro abitato di una certa rilevanza, prima di inerpicarci nella valle che assume sempre più un aspetto montano;







la strada, sempre molto larga e ben tenuta, comincia ad avere un andamento più sinuoso, che offre un immenso piacere di guida con le sue curve accennate e gli ampi tornanti.


Si arriva così al bivio per Livigno con il valico La Motta, superato il quale dopo un breve tratto, raggiungiamo il passo del Bernina.




Piccola sosta per un breve riposo e le solite impagabili immagini che offre la natura.



Ripartiamo, superando l'Ospizio-Hotel, le due funivie, rispettivamente del Piz Lagalb e del Diavolezza, scendendo dolcemente verso Pontresina e St. Moritz.






Nella località di Morteratsch veniamo momentaneamente bloccati al passaggio a livello ferroviario; suggestivo il transito ravvicinato delle vetture panoramiche dal caratteristico color rosso vivo.



Rialzate le sbarre, proseguiamo e poco dopo aver oltrepassato Pontresina, giungiamo alla rotonda che si raccorda alla strada cantonale 27, proveniente da Silvaplana e St. Moritz.



Ripercorriamo per pochi chilometri il tracciato percorso ai primi di luglio, fino alla diramazione per l'Albulapass a La Punt-Chamues.





Si parte immediatamente in salita con una serie di tornanti abbastanza larghi, immergendoci immediatamente nella brulla ma affascinante valle omonima. Qui la strada, mantenuta in ottime condizioni come  in tutta la Svizzera, scorre in modo più o meno lineare fino all'Ospizio, posto sul valico. Anche qui breve sosta per sgranchirci un poco, quattro chiacchere con un possessore svizzero di una Goldwing 1500 del 2002, e nuovamente in sella.









Sulla discesa dal valico, attraversiamo un tratto di strada interessato da una vecchia frana, con pietroni e massi ai bordi dell'asfalto, seguito da una cascatella denominata "Funtana Fregda" quindi il limpidissimo "Lai da Palpuogna"; nell'abitato di Preda, scorgiamo un hotel ristorante, e vista l'ora, optiamo per fermarci per il pranzo; capuns vegetali per Flo e wurstel con insalata di patate per me, mentre nel frattempo qualche nuvola oscura temporaneamente il sole.








Pagato profumatamente il conto (conosciamo bene il tenore di vita elvetico), riprendiamo la strada incontrando gli alti viadotti ferroviari in pietra, attraversando il piccolo e grazioso centro di Bergün, superando Filisur ed infine giungendo al termine della discesa a Tiefencastel.








Dalla rotonda, si risale immediatamente verso lo Julierpass per percorrere poco più di 40 chilometri di strada per raggiungere Silvaplana in Engadina;




attraversiamo Surses, incontriamo i primi tornanti poco prima del bacino idrico "Lai da Marmorera" e arrivati a Bivio di nuovo in salita verso un'alternanza di tornanti e brevi rettilinei fino all'Ospizio dello Julier, arretrato di circa un chilometro rispetto al valico vero e proprio.








Ulteriore sosta anche per bisogni fisiologici e dopo gli scatti, gli ultimi sette chilometri per arrivare in piano poco prima di Silvaplana, e lambendo il lago omonimo,  colorato dalla moltitudine di kitesurf e windsurf presenti, e successivamente il lago di Sils, arriviamo al Malojapass, ultimo valico di giornata.







Anche in questo caso, breve sosta e rimontiamo in sella per affrontare la stretta e caratteristica serpentina per la Val Bregaglia e l'ultimo tratto in territorio svizzero fino al confine italiano nei pressi di Castasegna.










Rientrando in Italia e scendendo di altitudine, anche il caldo, oltre alla stanchezza, si fa sentire.
Poco prima di Chiavenna fanno la loro comparsa le
Cascate dell'Acquafraggia.
 



Alla rotonda di Chiavenna, facciamo una fermata rigeneratrice per gustare finalmente  un buon caffè e una bottiglia d'acqua.
Si scende verso Colico, con una traffico più sostenuto ma nel complesso nella norma; costeggiamo il lago di Mezzola poi, da Colico fino a Milano si farà il percorso inverso rispetto a quello della mattinata, con i tunnel che pur non amati dal sottoscritto, danno comunque un fresco sollievo.





Nuova sosta veloce per dissetarci, all'area di servizio Mandello Ovest, e poi il classico ultimo tratto da Lecco a  Milano attraverso la Strada statale 342 dir Briantea fino all'ingresso in Tangenziale Est ad Usmate.




Considerazioni finali: a parte la tratta in statale della Valtellina un po' noiosa e l'ultimo pezzo da Chiavenna a Milano, in parte per il caldo ed in parte per i chilometri in sella, è stata una gita fantastica, con sole e temperature ottimali, ritornando su luoghi visitati con meteo meno favorevole su strade godibilissime nella guida, in special modo la strada del Bernina, a mio modesto parere, una delle più belle da me percorse.
Grazie anche a lei che ci permette di godere queste giornate!


Google Maps

Tragitto: Km. 461
- Valichi: 
Berninapass  (Svizzera)   mt. 2.330   GPS
                
Albulapass
  (Svizzera)  mt. 2.315    GPS
                 Julierpass   (Svizzera)  mt. 2.284    GPS
                 Malojapass   (Svizzera)  mt. 1.124    GPS
- Colazione: Pasticceria Caffè Mosconi Mauro - Villa di Tirano (SO)  GPS
- Pranzo: Hotel Preda Kulm - Preda (Svizzera)       GPS