Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. - Lao Tzu ...se poi è un passo alpino, meglio! - Pao

martedì 25 giugno 2024

21-25 giugno 2024 - Raduno Nazionale EWMA Val Pusteria - Km. totali 1.390

 21 giugno 2024

É giunto il momento del nostro primo raduno Nazionale EWMA, in programma sulle Dolomiti Altoatesine in Val Pusteria.
Partiamo abbastanza presto imboccando la vicina strada Rivoltana e dopo il congiungimento con
Angela e Marco sulla BreBeMi e con Mariacristina e Livio all'area di servizio Monte Alto sud nei pressi di Desenzano, giungiamo all'appuntamento con il resto dei partecipanti alle ore 9.00 presso l'area di parcheggio San Lorenzo Est al km. 304 della A4 nei pressi di San Bonifacio.



Il resto del gruppo arriva puntuale  e dopo i convenevoli di rito e una veloce colazione, ci mettiamo in sella per iniziare ufficialmente il raduno.
Gli undici equipaggi si muovono ad andatura molto tranquilla guidati da Ettore; 
 
 
all'altezza di Montecchio Maggiore imbocchiamo lo svincolo per la nuovissima Superstrada Pedemontana Veneta.



La marcia procede tranquilla fino allo svincolo di Altivole dove usciamo per proseguire su strade provinciali.
Attraversiamo le zone costellate di vigne attorno a Valdobbiadene,

 
e a Cison di Valmarino, ci fermiamo per la programmata sosta pranzo presso un bar gelateria con vista sul maestoso Castelbrando.


Il menu comprende panini, tramezzini e gelati: personalmente scelgo un paio di tramezzini ed un panino con squisita soppressa.
Ben rifocillati, riprendiamo la strada provinciale 4 per pochi chilometri fino alla svolta sulla statale 635 che ci condurrà a valicare il caratteristico e insidioso passo di San Boldo.



La strada dei Cento Giorni
Nel corso dell'Ottocento furono presentati numerosi progetti per la costruzione di una carrozzabile che potesse sostituire lo scomodo sentiero utilizzato sino ad allora. Solo nel 1914 fu iniziata una nuova strada su progetto dell'ing. Giuseppe Carpanè, avvalendosi di cinquecento operai ingaggiati tra i numerosi disoccupati della zona. Alla vigilia della grande guerra, infatti, si era verificata un'ondata di rientro degli emigranti italiani impiegati negli Imperi Centrali.
Il primo tratto, che ricalcava la vecchia mulattiera, fu ultimato all'inizio del 1916, ma i lavori si arrestarono quando il cantiere incontrò le pareti rocciose che affiorano alla sommità del passo (tratto noto come Canàl o Scalón de San Boit) e anche per l'imperversare del primo conflitto mondiale. Con l'occupazione seguita alla rotta di Caporetto, furono gli Austriaci a riprendere i lavori alla fine del gennaio 1918. Fu un'impresa memorabile: a causa della mancanza di operai specializzati e di adeguate attrezzature il cantiere ripartì lentamente; tuttavia, il comando della VI Armata austriaca, in vista della battaglia del Solstizio, impose la conclusione dell'opera entro tre mesi a partire dal 1º marzo.
L'obiettivo fu raggiunto grazie all'impiego di manovalanza locale (comprendente anche donne, anziani e ragazzi, cui si aggiungevano prigionieri russi) che lavorava a ciclo continuo. L'ultimo tratto della strada, realizzato nel punto più impervio con pareti a strapiombo, fu superato grazie alla realizzazione di tornanti e gallerie, che conferirono alla strada una pendenza costante del 10%, adeguata per il transito dell'artiglieria.
Lungo il versante bellunese, grazie alle pendenze meno marcate, era già presente una mulattiera carrozzabile. Questa fu potenziata con la costruzione di muraglioni di contenimento e di un ponte sull'Ardo
(fonte Wikipedia).

Il breve e impegnativo tratto di 700 metri è costellato da sei tornanti molto stretti in galleria, ed il traffico è opportunamente regolamentato da semafori.



Oltrepassato il valico, risaliamo verso Trichiana,



quindi dopo aver attraversato il fiume Piave,


raggiungiamo Sedico per incrociare la Strada statale 203 Agordina che ci condurrà in direzione nord ad Agordo.
 
 

Poco prima dell'ingresso in paese, fa bella mostra la locomotiva LB1 della dismessa linea ferroviaria Bribano-Agordo, restaurata nel 2003 e monumentata all'ingresso del Centro minerario di Valle Imperina.



Costeggiando il centro abitato di Agordo ed il grande stabilimento della sede Luxottica, ci portiamo verso Alleghe, lambito dal suo incantevole laghetto.





Da qui in poi, la strada sale immersa in un ambiente sempre più montano tra boschi e rocce.
Nel frattempo il cielo comincia rannuvolarsi e poco dopo Caprile cominciano a cadere le prime gocce di pioggia per cui per precauzione indossiamo le giacche antiacqua.




Ad Arabba, svoltiamo verso il passo di Campolongo, secondo e ultimo valico della giornata, uno dei quattro passi attorno al massiccio del Sella sul percorso denominato "Sellaronda" che ci introduce in Val Badia.



Percorriamo per intero la Val Badia, mentre nel frattempo ci spogliamo delle giacche antiacqua
 


fino ad incrociare la strada statale 49 Pusteria per l'ultimo tratto nella valle omonima prima dell'arrivo a destinazione.



Arrivati all'albergo a Tesido dove alloggeremo, in fase di parcheggio, complice la pendenza ed una  mia piccola disattenzione, la moto mi si appoggia su un fianco, rompendo la calotta dello specchietto destro. I miei compagni di viaggio accorrono prontamente aiutandomi a rialzarla e successivamente, provvedono a sistemare al meglio la parte rotta con fascette e nastro americano.

Saliamo in camera a depositare i bagagli e dopo la doccia, siamo pronti per la cena in hotel.





A parte l'inconveniente finale, la prima giornata si è svolta senza particolari inconvenienti ed una breve spruzzata di pioggia non ci ha dato grossi problemi.

Google Maps

- Tragitto: Km. 451
- Valichi: Passo San Boldo (TV-BL)    mt. 706        GPS
                Passo Campolongo (BL-BZ)       mt.    1.875        GPS
- Colazione: Chef Express - San Lorenzo Est 45 - km. 304, A4 Torino-Trieste, San Bonifacio (VR)   GPS
- Pranzo: CGP Caffè Gelateria Prealpina - Cison di Valmarino (TV)    GPS
- Cena e pernottamento: Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS

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22 giugno 2024

Secondo giorno di raduno: il programma prevede un breve trasferimento fino alla funivia che ci condurrà a Plan de Corones.


La giornata fortunatamente è soleggiata quindi dopo avere posteggiato le moto, acquistiamo i biglietti e saliamo  sulle cabine a sei posti dell'impianto.





Terminata l'ascesa, ci accoglie un ambiente paradisiaco, circondato in lontananza da alte montagne; ci  raduniamo per le foto di gruppo e per recarci alla prevista visita al panoramico Messner Montain Museum.
 



 




Arriva l'ora di pranzo e riprendiamo la funivia per il rientro alla base.
Per pranzo ci fermiamo in una vicina radura attrezzata, con tanto di percorso Kneipp naturale. Grazie al supporto di Paolo Bro. (eravamo tre Paoli) con il rimorchio trainato dalla sua Goldwing, abbiamo allestito un picnic degno di un ristorante, con salumi, formaggi, fagioli saltati con salsicce, vino, acqua caffè e digestivi.





Dopo aver sparecchiato, ripulito e lasciato in ordine il parchetto, riprendiamo la strada per tornare in albergo mentre comincia a scendere qualche goccia di pioggia.
Il pomeriggio era libero ma le opportunità offerte ci avrebbero allontanato troppo dall'albergo, quindi tutti noi abbiamo preferito rientrare verso Tesido.
Confidando in una tregua del maltempo, arrivati a Monguelfo, proseguiamo da soli per la val Casies, valle senza sbocco lunga una ventina di chilometri.




Al rientro, qualche goccia di pioggia fa nuovamente la sua comparsa, ma il rientro in albergo si svolge senza alcun problema.
A cena, viste le previsioni meteo non propizie, annulliamo il previsto giro con sconfinamento in Austria e salita sul Großglockner, ripiegando su una visita guidata della miniera di rame di Predoi, in alta Valle Aurina.
É la serata della foto ufficiale con le magliette celebrative.



Google Maps

- Tragitto: Km. 73
- Colazione:
Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS
- Cena e pernottamento:
Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS

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23 giugno 2024

Terzo ed ultimo giorno con il gruppo quasi al completo, visti i rientri di Paolo Bro. e Giambattista con signora di prima mattina.
Partiamo con calma, asciugando le moto bagnate dall'abbondante pioggia notturna e indossando preventivamente le giacche antiacqua.

Ci dirigiamo verso Brunico, per imboccare Strada statale 621 della Valle Aurina, valle senza sbocco lunga una quarantina di chilometri.
Fortunatamente il tempo migliora e ciò ci permette di viaggiare con maggior serenità.




Poco prima di ora di pranzo, sostiamo in frazione San Giacomo presso il ristorante Garber; un aperitivo e poi a tavola a gustare degli squisiti piatti locali tra i quali spicca il Graukäse, vera specialità della valle.


Terminato l'ottimo pranzo, inforchiamo nuovamente le moto per percorrere l'ultima decina di chilometri che ci separa dalle miniere di Predoi.




Posteggiate le moto nel parcheggio dedicato, risaliamo fino all'ingresso della miniera dove veniamo dotati di elmetto di sicurezza e cerata.
 



Dopo esserci accomodati (?) negli stretti vagoncini del trenino, entriamo nelle viscere della terra attraverso la strettissima galleria St. Ignaz, lunga 1.168 metri, fino all'arrivo in una zona allargata dotata di raddoppio del binario. Da qui in poi si percorrerà il tratto più interno a piedi accompagnati da una guida.
 






La temperatura e l'umidità costante per tutto l'anno, permette di avere un microclima perfetto che permette la cura di malattie polmonari in un'area particolarmente allestita.
 
 
Terminato il giro a piedi, risaliamo sul trenino per percorrere il tratto che ci porterà all'uscita.
 

Riconsegnati elmetto e cerata, ritorniamo al parcheggio a recuperare le moto.




Rientrati in albergo, ceniamo per l'ultima volta in albergo. Domattina si partirà!


Google Maps

- Tragitto: Km. 116
- Colazione: Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS
- Pranzo: Hotel & Restaurant Garber - San Giacomo/St. Jakob (BZ)    GPS
- Cena e pernottamento: Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS

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24 giugno 2024

E' il giorno della partenza... ma contrariamente al resto del gruppo che rientrerà ai propri domicili, io e Flo allungheremo di un giorno la nostra vacanza.
Punteremo verso nord, valicando il passo del Brennero fino ad Innsbruck, poi in autostrada fino ad immetterci sulla Silvretta-Hochalpenstraße, strada panoramica a pedaggio che ci ha già respinto due volte in passato a causa del maltempo, fino a giungere a Bregenz sul lago di Costanza per trascorrere la notte.
Partenza di buon'ora dopo aver salutato il resto del gruppo. Il tempo fortunatamente è buono ed il traffico e abbastanza scorrevole.


Intersechiamo la strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero che imbocchiamo in direzione Vipiteno.
 


 
Giunti a Campo di Trens, sostiamo per un caffè in un locale ispirato al marchio Harley-Davidson; il gentile titolare mi concede un po' di foto anche da dietro il bancone.




Ripartiamo ed in breve raggiungiamo e superiamo Vipiteno e Colle Isarco per cominciare la leggera ascesa al passo del Brennero, linea di confine di stato.





Entrati in Austria, percorriamo con la necessaria cautela la strada, leggermente più ripida e meno rettilinea, che ci condurrà alle porte di Innsbruck.


 
 
 
Svoltiamo verso ovest per immetterci immediatamente sull'autostrada A12, percorrendola fino all'uscita di Landeck West.



Un paio di chilometri e si devia sull'inizio della strada alpina Silvretta Hochalpenstraße.
Il primo tratto di circa 35 chilometri, abbastanza rettilineo sale lievemente, lambendo e attraversando alcuni paesi con caratteristiche prettamente turistiche.




Poco dopo il piccolo centro di Wirl, appare il casello per il pagamento del pedaggio. (L'Austria possiede diverse strade panoramiche a pagamento).
Da qui in poi la valle si restringe e la strada viene avvolta  dalle vicine montagne, fino agli ultimi due tornanti molto ampi poco prima della vetta.





Arrivati al valico, siamo accolti sulla strada da una mandria di bovini; il tempo non è dei migliori, con vento e temperature più vicine a quelle autunnali.
"IL SILVRETTA 
É FINALMENTE VINTO"




E'  ora di pranzo quindi ci accomodiamo al
Berggasthof Piz Buin, l'albergo ristorante sul valico con vista sul lago.
Scegliamo un ottimo forellenfilet mit mandelbutter und petersilienkartoffel (filetto di trota con burro di mandorle e patate al prezzemolo) per Flavia ed una classica e squisita Wiener Schnitzel, specialità della cucina viennese, consistente in una sottile fetta di vitello impanata e fritta nello strutto (una cotoletta alla Milanese senza osso) per me.

 


Al termine riprendiamo la strada.
La discesa si rivela più ripida e tecnica, con parecchi larghi tornanti, comunque piacevole da percorrere sia per l'ambiente montano che per l'ottimo stato dell'asfalto.




 

Giunti a Bludenz, rientriamo in autostrada sia per giungere velocemente alla meta ma soprattutto per evitare il caotico traffico delle cittadine che attraverseremo.


Siamo a Bregenz, termine della quarta tappa; arrivati in albergo, una vecchia fabbrica tessile, ottimamente riconvertita in hotel, dopo il check-in, ci accomodiamo nella spaziosa camera che ci è stata assegnata.




Optiamo per cenare per le ore 18 (cena a buffet), per poter visitare con il sole, le sponde del lago di Costanza.







Rientrati in albergo, ci mettiamo subito a letto e ci addormentiamo immediatamente, pronti per l'ultimo giorno dedicato al rientro a casa.

Google Maps

- Tragitto: Km. 339
- Valichi: Passo del Brennero/Brennerpass (BZ-A)    mt. 1.372       GPS
                Silvrettapass Bielerhöhe - Gaschurn (A)      mt.   2.036        GPS
- C
olazione: Hotel Chalet Olympia - Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (BZ)    GPS
- Sosta: V-Motor Bar & Grill - Campo di Trens/Freienfeld (BZ)   
GPS
- Pranzo: Berggasthof Piz Buin - Gaschurn (A)     GPS
- Cena e pernottamento: JUFA Hotel Bregenz - Bregenz (A)     GPS

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25 giugno 2024

Ultimo giorno e cavalcata finale di oltre 400 chilometri.
La sveglia suona all'alba; ci alziamo abbastanza riposati e dopo aver sistemato i bagagli sulla moto siamo pronti per una ricca colazione.


Si parte poco prima delle 8.00, usciamo da Bregenz dirigendoci verso il posto di frontiera tra Austria e Svizzera di Sankt Margrethen; pochi chilometri prima, tra Hard e Fußach, attraversiamo il Reno.



Lasciata l'Austria, entriamo quasi immediatamente in autostrada. Percorriamo velocemente l'arteria per una trentina di chilometri fino all'uscita di Haag che ci introduce in Liechtestein.





L'attraversamento del piccolo stato risulta trafficato anche a causa di alcune deviazioni per lavori.



Rientriamo in autostrada dal varco di ingresso di Sevelen in direzione Zurigo. Costeggiamo il lago di Walenstadt,
 



al termine del quale imbocchiamo l'uscita di Niederurnen che ci condurrà verso Glarus ed il passo Klausen.
 

 
Nel primo tratto, attraversiamo abbastanza agevolmente i centri abitati poi superato Linthal la strada comincia decisamente a salire con una galleria e qualche tornante abbastanza stretto.






Terminata la prima serie di tornanti la vallata si amplia notevolmente e la strada sale in maniera più dolce e rettilinea.
Un bar con possibilità di parcheggio è l'occasione per una breve fermata per un caffè.



 
Non manca molto al passo Klausen; il tratto di avvicinamento è caratterizzato dalla presenza di un bus di linea che rallenta notevolmente la marcia, ma che da l'occasione  di ammirare la bellissima valle sottostante.
 




Arrivati al passo, posteggiamo la moto e approfittiamo per pranzare con due panini, acquistare qualche gadget e scattare le foto di rito.






Ripresa la moto, affrontiamo la discesa molto meno tortuosa rispetto all'ascesa, con la presenza di due soli tornanti.







Arrivati ad Altdorf, capoluogo del cantone Uri e luogo in cui, secondo la leggenda, Guglielmo Tell, dovette centrare con una freccia una mela posta sulla testa del figlio, voltiamo verso sud, nella valle della Reuss, approfittando del primo distributore di carburante per l'ultimo rabbocco.




Proseguendo verso Andermatt, la strada si restringe entrando nella Gola della Schöllenen, con il suo caratteristico Ponte del Diavolo, scandita da  un paio di tornanti abbastanza insidiosi, anche a causa del traffico sostenuto, quindi dopo un tunnel semi aperto sbuchiamo alle porte di Andermatt.
 


Ponte del Diavolo - Fonte Wikipedia


Giunti ad Hospental,  eccoci all'ultima ascesa della giornata e dell'intero tour!
Impegniamo la  salita di 9 chilometri e mezzo fino al passo San Gottardo, mentre il meteo comincia a guastarsi.



In cima la temperatura cala visibilmente ed il cielo si copre totalmente trovandoci immersi nelle nuvole. Alti muri di neve sono  presenti ai lati della strada mentre il lago è in parte ancora gelato.




Poco prima di ripartire, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia, pertanto decidiamo di viaggiare in sicurezza scendendo attraverso la nuova e ampia strada per Airolo e non dalla suggestiva ma insidiosa strada della Tremola.


Indossati i giubbotti anti acqua, procediamo comunque con cautela verso Airolo.






Fortunatamente la poca pioggia caduta non ha creato problemi e dall'ingresso dell'autostrada svizzera ad Airolo fino a casa, a parte un brevissimo scroscio d'acqua all'altezza di Meda sulla statale dei Giovi, il viaggio è stato tranquillo e fresco.
Sostiamo all'area di servizio Lario Ovest nei pressi di Fino Mornasco per riposarci e bere un buon caffè espresso (a prezzo adeguato) e poi l'ultima tirata di 50 chilometri fino a casa.

 
 


Alle ore 16 in punto ho messo piede a terra davanti alla nostra abitazione, chiudendo ufficialmente il Nazionale EWMA 2024.
 
In conclusione: esperienza estremamente positiva ed all'altezza delle aspettative, i compagni di viaggio straordinari, il meteo non sempre particolarmente favorevole che ci ha permesso però, pur con qualche variazione in corso d'opera, di visitare bellissimi luoghi.
Il piccolo incidente alla moto non ha comunque rovinato questo bell'evento/vacanza.
Ringraziamo tutti i partecipanti, persone davvero speciali!

Google Maps

- Tragitto: Km. 411
- Valichi: Passo Klausen/Klausenpass (Svizzera)    mt.  1.948     GPS
                Passo San Gottardo/
Gotthardpass (Svizzera)       mt.    2.106      GPS
- Colazione:
JUFA Hotel Bregenz - Bregenz (Austria)     GPS
- Sosta: Klause Ranch - Urnerboden (Svizzera)    GPS
- Pranzo: Restaurant Clariden - Unterschächen (Svizzera)    GPS


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