Poco prima di lasciare l'autostrada, breve sosta in una delle poche aree di servizio presenti sull'arteria; due caffè alla modica cifra di € 3.50 cadauno, scontati con il biglietto emesso per l'utilizzo della toilette: prezzi folli per noi italiani ma d'altronde ne siamo a conoscenza.
Sul lato meridionale, scorre in parte parallelamente il Ticino, le cui sorgenti sono poste nelle vicine montagne,
Rifornita la moto, voltiamo a destra sul tratto pianeggiante della valle del Rodano fino al centro abitato di Obergoms,
Proseguiamo sul medesimo tratto (che manterremo fino a Milano) percorso lo scorso anno a luglio salendo fino al famoso tornante con l'Hotel Belvedere (purtroppo ancora chiuso) ed il varco per il ghiacciaio e le sue grotte, dal quale nasce il Rodano stesso.
Procediamo immediatamente fino a valicare, pochi chilometri più avanti, il passo Furka.
Avendo già immortalato altre volte questi luoghi, superiamo il valico per fermarci dopo poca strada, presso l'albergo ristorante Furkablick per il pranzo.
L'edificio esternamente non in buono stato è molto curato all'interno, rinnovato in stile più moderno; la gestione (alternativa) è curata da due ragazze, pochi e semplici piatti (zuppe, cus-cus o taglieri) con contorni squisiti; la vista dal terrazzo spazia su tutta la valle sottostante.
Soddisfatti del trattamento ricevuto, inforchiamo nuovamente la moto per la discesa verso Realp, accompagnati dai binari della ferrovia verso la vicina Hospental.
Si sale di nuovo verso il passo San Gottardo, ultimo valico di giornata; la breve e poco impegnativa ascesa ci conduce all'imbocco sulla destra della vecchia strada lastricata con sampietrini posati ordinatamente.
Nel piazzale del passo, nuova sosta per le foto al grosso Lago della Piazza, al più piccolo Lago dei Monti.
Ci prepariamo per l'ultimo tratto da percorrere con prudenza, la Tremola, la vecchia strada che scende ad Airolo: 12 chilometri ripidi e tortuosi, anch'essa composta da sampietrini fino a poco prima di Airolo, dove torna nuovamente l'asfalto per l'ingresso in autostrada.
Poco dopo Bellinzona, all'altezza di Cadenazzo, ci fermiamo nuovamente all'area di sosta Sasso per toglierci le felpe, dissetarci ed espletare i bisogni fisici.
Il parcheggio è dotato di toilette gratuite e tecnologicamente attrezzate, oltre che naturalmente pulitissime.
Si prosegue velocemente col dubbio se uscire in cantonale o rischiare il traffico della frontiera di Como Brogeda; scelgo la seconda opzione che non si rivela molto azzeccata a causa della coda creatasi a causa dal restringimento di carreggiata per lavori: fortunatamente, essendo in moto, riesco, pur con fatica ad avanzare fino alla fine del rallentamento.
Ultimissima e veloce sosta all'area di servizio Lario Ovest e rientro a casa per mezzo della Pedemontana delle Tangenziali.
💥MISSIONE VIGNETTA COMPLETATA!💥
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